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L'Assistenza Sanitaria Domiciliare

Le prestazioni sanitarie normalmente vengono offerte all’interno di strutture ambulatoriali o ospedaliere; vi sono però casi per cui è necessario un intervento al domicilio del paziente, sia esso l’abitazione privata oppure una struttura residenziale.

Gli interventi domiciliari possono essere:

1. offerti da personale professionale sanitario (infermiere professionale, terapista della riabilitazione, logopedista);

2. offerti da medici specialisti o di medicina generale;

3. all'interno di un programma di cura e/o di riabilitazione oppure specifici ed indipendenti attivati dal medico di medicina generale;

4. successivi ad un ricovero ospedaliero e gestiti a domicilio dal personale dell'ospedale.

Gli interventi domiciliari sono organizzati all’interno di ciascuna Azienda Sanitaria in un modo differente; pertanto è possibile che in alcune Aziende non siano attivi certi servizi (soprattutto le attività quali l’Assistenza Domiciliare Integrata e l’Ospedalizzazione a Domicilio), oppure lo siano con modalità differenti da quelle che sono descritte in questo contesto.

Le figure professionali coinvolte in un intervento a domicilio possono dunque essere diverse e si tratta non solo di figure mediche, in particolare sono previste attività infermieristiche domiciliari oppure di riabilitazione effettuate da terapisti della riabilitazione e/o logopedisti.

Le prestazioni mediche possono essere di medicina generale, offerte dal medico di base, oppure specialistiche, offerte da medici specialisti operanti presso gli ambulatori dell’Azienda Sanitaria Locale di residenza.

Gli interventi domiciliari possono avere la caratteristica della specificità, ad esempio un intervento per una terapia farmacologica per la quale è necessario una prestazione infermieristica per un periodo determinato di tempo, oppure possono essere caratterizzati dalla programmazione di una molteplicità di interventi di più figure professionali, ad esempio l’Assistenza Domiciliare Integrata.


ASSISTENZA INFERMIERISTICA DOMICILIARE

Il servizio di assistenza infermieristica domiciliare prevede l’erogazione di prestazioni infermieristiche (iniezioni, medicazioni, prelievi ematici, gestione e controllo degli ausili) all’interno di interventi di assistenza domiciliare programmata (A.D.P.) oppure di Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.), ma anche su necessità specifiche opportunamente richiesta del medico curante.

Per gli interventi infermieristici domiciliari è necessario presentare all’Azienda Sanitaria Locale di residenza la richiesta del medico di medicina generale con la specificazione che la prestazione deve essere svolta al domicilio causa l'impossibilità dell'utente, per motivi di salute, a recarsi autonomamente in ambulatorio.

La prescrizione deve contenere tutte le indicazioni necessarie per l'intervento, e la risposta, valutata la richiesta, è data nel più breve tempo possibile in considerazione dell'urgenza del caso.



VISITE DOMICILIARI DI MEDICI SPECIALISTICI

Nel caso in cui una persona non trasportabile abbia bisogno di una visita specialistica è possibile fare richiesta all’Azienda Sanitaria Locale di residenza di visita specialistica domiciliare.

La visita può essere autorizzata se la richiesta del medico di medicina generale è opportunamente motivata, essendo indicata l’impossibilità di recarsi in ambulatorio del paziente per cui si fa richiesta di visita domiciliare.

L’Azienda Sanitaria Locale può provvedere alla richiesta inviando un medico specialista che già opera presso gli ambulatori dell’Azienda stessa ed è disponibile ad effettuare visite domiciliari.



PRESTAZIONI OFFERTE DAL MEDICO DI MEDICINA GENERALE

Le prestazioni offerte dal medico di medicina generale sono generiche e sono normalmente effettuate in ambulatorio; occasionalmente, il medico è tenuto a garantire ai suoi pazienti visite al domicilio.

Al di là delle visite domiciliari occasionali è possibile attivare forme di assistenza domiciliare ad assistiti non trasportabili in ambulatorio, consistenti in accessi al domicilio, non più occasionale, ma definiti all’interno di un programma di cura concordato con il medico ed autorizzato dal medico dirigente del Distretto Sanitario (DPR 484/964 art 39).

Le diverse forme di assistenza domiciliare prestate dal medico di medicina generale, già citate, si articolano in tre tipologie di interventi (DPR 484/964 art 39):

a. assistenza domiciliare nei confronti dei pazienti non trasportabili in ambulatorio (assistenza domiciliare programmata ADP);

b. assistenza nei confronti di pazienti ospiti in residenze protette e collettività;

c. assistenza domiciliare integrata (ADI).

Le modalità di erogazione di quanto previsto nei punti a) e c) vengono indicate dallo spesso D.P.R. 484/96, mentre viene lasciato alle Regioni il compito di definire nel dettaglio quanto previsto nel punto b).


Assistenza Domiciliare Programmata

Con questa formula di intervento a domicilio, viene assicurata al paziente non "ambulabile" la presenza periodica (a scadenza settimanale, quindicinale, o altro in base alle necessità) del medico di base con il compito di garantire (DPR 484/96 all. G):

• il monitoraggio dello stato di salute dell’assistito;

• il controllo sulle condizioni igieniche e sul conforto ambientale e suggerimenti al paziente ed ai familiari;

• l’indicazione al personale infermieristico per l’effettuazione delle terapie;

• l’indicazione ai familiari, o al personale addetto all’assistenza diurna, con riguardo alle peculiarità fisiche e psichiche del paziente;

• l’indicazione circa il trattamento dietetico;

• la collaborazione con il personale dei servizi sociali dell’Azienda per le necessità del soggetto nei rapporti con la famiglia e con l’ambiente esterno;

• la predisposizione e l’attivazione di "programmi individuali" con carattere di prevenzione o di riabilitazione e loro verifica periodica;

• l’attivazione di interventi riabilitativi;

• la tenuta al domicilio di un’apposita scheda degli accessi sulla quale sono annotate le eventuali considerazioni cliniche, la terapia, gli accertamenti diagnostici, le richieste di visite specialistiche, le prestazioni aggiuntive, le indicazioni del consulente specialista e quant’altro ritenuto opportuno.

I pazienti per i quali è possibile attivare questa forma di assistenza devono necessariamente essere impossibilitati a deambulare, in particolare (DPR 484/96 all. G art 2):

• l’impossibilità permanente a deambulare (ad esempio anziani con deficit alla deambulazione, portatore di protesi agli arti inferiori con gravi difficoltà a deambulare);

• l’impossibilita ad essere trasportato in ambulatorio con mezzi comuni (paziente non autosufficiente o paziente abitante in un piano alto e senza ascensore);

• impossibilità per gravi patologie che necessitano di controlli ravvicinati sia in relazione alla situazione socio-ambientale che al quadro clinico quali: insufficienza cardiaca in stato avanzato, insufficienza respiratoria con grave limitazione funzionale, arteriopatia obliterante degli arti inferiori in stato avanzato, gravi artropatie degli arti inferiori con grave limitazione, paraplegici e tetraplegici.

Per questi pazienti, fermo restando l’obbligo da parte del medico di recarsi al domicilio in caso di chiamata, è possibile prevedere la definizione di un progetto, da concordare con un medico del distretto sanitario di residenza del paziente, che indichi il numero di accessi, il tipo di intervento e i momenti di verifica dell’andamento del progetto stesso.

La segnalazione del caso può essere effettuata all’Azienda Sanitaria Locale di residenza del paziente dal medico di base, dai servizi sociali di zona oppure dalla famiglia.

La durata dell’intervento di Assistenza Domiciliare Programmata non può essere superiore ad un anno (con possibilità di proroga).


Assistenza Domiciliare Integrata

L’attività denominata Assistenza Domiciliare Integrata (A.D.I.) è prevista dall’accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale (DPR 484/96 all. H).

I destinatari del servizio A.D.I. sono persone con disabilità, normalmente ultrasessantenni, nei seguenti casi (DGR 23/9/91 n. 175-9150):

• fase terminale della malattia;

• incidenti vascolari acuti;

• gravi fratture;

• forme psichiche acute gravi;

• riabilitazione di vasculopatici;

• malattie acute temporaneamente invalidanti;

• dimissioni protette da strutture ospedaliere.

Gli interventi di A.D.I. prevedono lo svolgimento, presso il domicilio del paziente, di prestazioni di medicina generale e specialistica, infermieristiche, riabilitative e socio assistenziali in base alle effettive necessità.

L’intervento di A.D.I. non può prescindere dalla disponibilità del medico di base che ha la responsabilità dell’intero intervento. Il programma di intervento, che ha una durata definita, deve essere concordato dal medico di base con il medico del distretto sanitario dell’Azienda Sanitaria Locale di residenza del paziente.

La segnalazione del caso può essere effettuata all’Azienda Sanitaria Locale di residenza del paziente dal medico di base, dai servizi sociali di zona, dalla famiglia oppure dal responsabile del reparto ospedaliero all’atto delle dimissioni.

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