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Visualizzazione dei post da 2011

Mummificando. La formalina 2011 di Giovanni Sicuranza

Musica: "The Lotus Eaters", Dead Can Dance. Pagina facebook "I romanzi di Giovanni Sicuranza": https://www.facebook.com/pages/I-romanzi-di-Giovanni-Sicuranza/191339770885285 Giovanni Sicuranza è nato a Gravedona (CO) nel 1967, e risiede a Casalecchio di Reno (BO). Medico Legale, ha svolto il ruolo di Consulente della Procura di Bologna e di Brescia e del Tribunale del Lavoro di Bologna. Attualmente si occupa in prevalenza di Medicina Sociale. Nel dicembre 2006 è uscita la sua prima raccolta di racconti dal titolo "maschere" (Giraldi Editore, Bologna), scritta con lo pseudonimo di homo interrogans e con le prefazioni di Eraldo Baldini e Valerio Evangelisti. Nello stesso periodo il suo racconto "Previsioni" è stato pubblicato nell'antologia "Tropico d'asfalto ed altri racconti" (Edizioni EDUP). Nell'estate 2007 è presente con un racconto, "Penombre", nell'antologia "Il delitto si tinge di verde&q

STOP AL PLAGIO!

Uno dei sistemi da me utilizzati.  Consigliato.   Da  http://www.neteditor.it/node/137571 Se pubblichi su Internet in siti di scrittura, o se hai un blog personale, da oggi puoi  proteggere i tuoi testi da chi li copia  senza la tua autorizzazione. Accade a volte che altri si approprino di un testo originale o di una sua parte senza citare il vero autore o il link da cui è stato tratto. Questo si chiama "plagio". Grazie al nuovo Servizio di NetEditor " Opera Protetta " questo problema è risolto! Neteditor infatti ha messo a punto un Servizio esclusivo (solo per gli Utenti registrati) che permette di avere la  prova certa che un testo è stato pubblicato in una specifica data.  Tale prova ha  valore legale  e può essere fatta valere davanti ad un giudice in caso di contenzioso. IMPORTANTE : a differenza della certificazione offerta da siti simili il nostro servizio  non si basa su  Timecert  che,  pur essendo uno strumento innovativo,  non fornisce una prova l

Sorridete

Sorridete Giovanni Sicuranza Lei sorride. Foto dopo foto. Comunione e sorriso. Matrimonio e sorriso. Lo stesso sorriso. Muscoli facciali scolpiti e restaurati a ogni occasione. E' bella, lei. Occhi, fronte, naso, sinfonie di desiderio. Non il sorriso, così lungo e così largo, ferita labiale spalancata su denti perfetti, ritagliati dalla pignoleria di uno scultore, tinteggiati di bianco su bianco. Sorriso stantio del tempo. - Tesoro, guarda verso mamma e sorridi. Oh, così, sei stupenda. - Amore, guarda tuo marito e sorridi. Dio, con quell'espressione, mi fai impazzire. - Mamma, voltati e sorridi. Sembri mia sorella, sai? *** Mi chiamo Fausto Ombroso, Ombra per i colleghi. Ho meno anni di quanto dimostro, più di quelli che occorrono a voi per incontrare la Morte. Il colore dei miei capelli, la mia altezza, se sono alto o magro, non interessano, a meno che non vogliate fotografarmi. Ma di solito non vengo bene. Non sorrido, io. Bacio i vostri defunti con il fondotint

Leggere fa male

Visite

Visite Giovanni Sicuranza “Buonasera” Lui muove la testa verso il suono delle parole. Piano, però. La morfina non smussa le lame del dolore. Sospira e subito smette di respirare, perché ha ascoltato il suo grasso gorgoglio e vorrebbe già dimenticarlo. E poi c’è lei, seduta accanto al letto, sensuale da togliere il fiato. “È già sera?” bisbiglia, mordendo la domanda nell’improvvisa ricerca di respiro. I grandi occhi neri di lei si alzano dal suo viso e vanno alla finestra. “Dio, come sei bella. Anche senza luce”. Le lunghe mani di lei planano sul suo petto. L’uomo chiude gli occhi. “Ti faccio male?” L’uomo tace. Negli ultimi mesi trascorsi tra le Unità Operative dell’ospedale, le rughe hanno avuto il tempo di scavare la pelle della sua fronte e intorno agli occhi, alle labbra. Al cuore. Ma ora, mentre le mani di lei salgono a conoscerne il profilo, il viso diventa morbido. “Solo tu porti lontano il mio dolore” “Hai nominato Dio” bisbiglia lei, le labbra che sfiorano il suo orecchio

Sereni dies natalis solis invicti

Da Wikipedia. Letteralmente natale significa "nascita". La festività del Dies Natalis Solis Invicti ("Giorno di nascita del Sole Invitto") veniva celebrata nel momento dell'anno in cui la durata del giorno iniziava ad aumentare dopo il solstizio d'inverno: la "rinascita" del sole. Il termine solstizio viene dal latino solstitium, che significa letteralmente "sole fermo" (da sol, "sole", e sistere, "stare fermo"). Infatti nell'emisfero nord della Terra tra il 22 e il 24 dicembre il sole sembra fermarsi in cielo (fenomeno tanto più evidente quanto più ci si avvicina all’equatore). In termini astronomici, in quel periodo il sole inverte il proprio moto nel senso della "declinazione", cioè raggiunge il punto di massima distanza dal piano equatoriale. Il buio della notte raggiunge la massima estensione e la luce del giorno la minima. Si verificano cioè la notte più lunga e il dì più corto dell’anno. Subito

Polvere di Silenzi - Fulmini e tegole

Polvere di Silenzi – Fulmini e tegole Giovanni Sicuranza Nonostante viva a meno di cinquanta metri dalla villa dell’architetto, Maria Vigilata, vedova in Orecchio, non si accorge del fumo che rotola nell’aria e arriva alla porta della sua casa in un pugno nero e denso. Nel tardo pomeriggio di questo giorno, mentre le ombre stanno penetrando il paese di Sotto Sotto, Maria Orecchio è intenta a spiare il soggiorno del suo vicino, dall’altra parte della collina, e le mura in legno coprono ancora il fumo che esce dalla parte opposta. Si trova lì, attenta ai fatti altrui, come del resto è sua abitudine, concentrata nel carpire ogni segreto di Massimo Restauro. Sa che c’è qualcosa di losco in quest’uomo immorale, così spregevole da avere trasportato la tappezzeria dei morti nella sua dimora. I morti e le loro cose non si toccano, lo ha detto anche don Dino nell’ultima omelia di domenica. I morti hanno il loro territorio e i vivi possono solo essere ospiti transitori e discreti. Che non si